Lo stile industriale, 3 passi per portarlo a casa tua
Le atmosfere degli anni ’60 a casa tua: come? Con lo stile industriale. Ecco 3 consigli per portare tra le pareti le suggestioni della Factory
Anni ‘60. Andy Warhol. I loft degli artisti. La Factory.
Parole evocative di un unico stile, che spopola da anni e il cui successo sembra non avere mai fine: lo stile industriale.
Si tratta di uno stile d’interior design nato proprio dall’esigenza di convertire ex capannoni industriali, fabbriche e ambienti commerciali dismessi in abitazioni. In questi spazi alcuni elementi dovevano per forza essere mantenuti: tubature, ganci in metallo, finestroni e alti soffitti. Due le parole d’ordine: metallo (ruggine, anche) e cemento.
I colori sono scuri, le linee sono squadrate, quasi crude, senza spazio per romanticismi di sorta se non quelli suggeriti, nostalgicamente, dal ventre degli edifici stessi, gusci vuoti di un’attività produttiva non più in essere.
Come portare un po’ di stile industriale a casa tua? Ecco qualche consiglio.
Metallo, metallo, (ruggine), metallo
Diciamolo: non esiste stile industriale senza metallo: acciaio, ferro, rame. Grigio in ogni sua sfumatura, ripreso nei dettagli metallici e nel cemento, nei pavimenti e nei soffitti.
Tutto, dalle pareti ai mobili, deve rifuggire dall’idea di perfezione. Le saldature, i ripensamenti e le imperfezioni sono il dettaglio chiave dello stile industriale.
Non è necessario vivere in un loft per portare lo stile industriale a casa tua: punta su un elemento d’arredo chiave, come una lampada di metallo tedesca anni ‘30 o un mobile in acciaio e legno con le saldature bene in vista. Troppo grigio distrugge l’atmosfera? Spezza con un divano, una poltrona o un tappeto rosso fuoco o color ruggine.
Seconda vita
Ciò che rende unico e meno artefatto un arredamento di qualsiasi stile è il pezzo originale, quello che non imita uno stile ma ne è piena espressione originale. In questo senso, oltre ai mercatini dell’antiquariato e alle ricerche personali (sempre molto affascinanti e soddisfacenti) potrebbe essere una buona idea rivolgersi a un esperto di progettazione che possa trovare quel complemento d’arredo o quel tocco in più che possa fare la differenza.
A proposito: se punti al pezzo originale, niente restauri o coperture. Un pezzo industriale, infatti, mostra tutto di sé e non nasconde niente. La vernice graffiata o l’asse di legno vissuta non sono difetti, bensì ciò che rende speciale un particolare pezzo.
Non esagerare
A meno di trovarsi in un ex magazzino o in una antica riseria convertita, lasciarsi prendere la mano e lasciare tutti i tubi e i mattoni a vista, arredando la casa nei toni del grigio solo con legno e metallo senza lasciare spazio ad altro, non è mai un’ottima idea.
Lo stile industriale, infatti, si adatta bene a esperimenti di fusione con altri stili: lo shabby chic, ad esempio, per uno stile romantico ma non sdolcinato, o addirittura con lo stile Liberty, azzardato ma di gusto se ben calibrato.
Insomma, se pensi che lo stile industriale faccia per te, non commettere passi falsi. Se hai bisogno di una consulenza per progettare casa, contattaci. Troveremo assieme la soluzione giusta!