Complemento d’arredo o opera d’arte? Ecco la differenza
Complementi e opere d’arte non sono la stessa cosa, anzi. Ecco una guida per scegliere ciò che fa al caso tuo per arredare al meglio la casa
Hai progettato la tua casa, l’hai costruita, l’hai arredata. E ora, cosa manca?
Persino i minimalisti più incalliti non possono fare a meno di loro. Stiamo parlando di complementi d’arredo e opere d’arte che, pur avendo avvicinato le proprie strade nel corso degli anni, non dovrebbero mai essere confusi gli uni con le altre.
Se è vero che un’opera d’arte può “recitare” da complemento d’arredo, è anche vero che un complemento d’arredo non deve per forza essere un’opera d’arte.
Il complemento d’arredo
Il complemento d’arredo è un piccolo mobile o un elemento decorativo che prima di avere caratteristiche puramente funzionali ha la proprietà di dare personalità e bellezza, arricchire la casa. Parafrasando George Orwell in “1984”, il complemento d’arredo “È un bell’oggetto. È davvero un bell’oggetto”. È importante sceglierlo con cura perché:
- Arreda: a volte, più dei mobili stessi. Un tappeto tessuto su misura, ad esempio, può raccontare molto di più su chi abita la casa e sulla sua storia di quanto possa fare un divano o una cucina intera;
- Illumina: le lampade, infatti, sono considerate complementi d’arredo. L’atmosfera di una casa dipende molto dalle sue luci e ombre, perciò si tratta di dettagli che non vanno trascurati;
- Può essere sostituito con facilità: cambiare il colore delle pareti o l’arredamento sono scelte impegnative. Mentre i complementi d’arredo per loro natura possono cambiare, scomparire e tornare in base ai desideri del momento.
L’opera d’arte
Discorso a sé è l’opera d’arte. So che non tutti la pensano come me, ma sono sempre stato convinto che l’opera d’arte non meriti di essere trattata come un semplice complemento d’arredo. Il motivo? Scegliere un quadro o una scultura al solo scopo di arredare una casa o di renderla più bella rischia di mettere in secondo piano l’emotività dell’opera, il suo messaggio e ciò che l’artista ha voluto comunicare.
Questo non significa, comunque, che un’opera d’arte non possa adattarsi benissimo agli spazi di una casa e ai gusti di chi la abita. La fusione di un’opera d’arte che ci colpisce fino a stordirci e una casa ben progettata sono quanto di più armonico esista. E gli ospiti saranno i primi ad accorgersene.
È proprio per sottolineare questa fusione che il 25 febbraio scorso abbiamo organizzato un evento con opere d’arte che sposano perfettamente la Mariani Collection e le sue linee regolari.
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